Perché serve (davvero) un gestionale unico

Molti enti oggi lavorano “a doppio binario”: corsi finanziati (IeFP, FSE+, GOL) e corsi autofinanziati. Flussi diversi, stesse persone e stesse aule: senza un sistema unico si moltiplicano file Excel, doppi inserimenti e rischi d’errore. Una piattaforma integrata riduce attriti operativi, tiene insieme didattica, amministrazione e rendicontazione, e vi lascia tempo per ciò che conta: progettare percorsi efficaci.

Un possibile contesto:

  • GOL è la riforma PNRR che punta a riqualificare servizi e competenze; coinvolge milioni di beneficiari entro il 2025.

  • I corsi finanziati da FSE+ sono regolati da programmi 2021‑2027 a livello UE e nazionale.

  • L’IeFP, l’offerta regionale di istruzione e formazione professionale, con indirizzi e qualifiche strutturati-


1) Corsi autofinanziati vs corsi finanziati: due flussi, un’unica regia

Autofinanziato: contratti, preventivi, pagamenti (anche rate), fatture e reminder automatici.
Finanziato (FSE+/GOL/IeFP): nessun corrispettivo per l’allievo; focus su idoneità del percorso, documenti, registri e, soprattuto, rendicontazione.

Cosa deve fare la piattaforma

  • Gestire due logiche di corso con impostazioni dedicate (con/senza contratto economico) e passaggi rapidi d’iscrizione.

  • Permettere import massivi (CSV/Excel) per anagrafiche e iscrizioni quando i volumi crescono.

  • Tenere allineati stato corso, documenti, scadenze e output richiesti dai bandi.


2) Calendario, aule e risorse: il planning senza incastri impossibili

Serve una vista chiara per settimana e per aula, con controllo conflitti su docenti/tutor e spostamenti drag‑and‑drop. Quando il numero di aule cresce, un report “tipo Excel” settimanale o mensile diventa la vista migliore per programmare nuovi avvii.

Cosa deve fare la piattaforma

  • Vista per aula e gestione conflitti su docenti/tutor/aule.

  • Report custom in Excel (o dashboard) che replichino i modelli interni, sempre aggiornati.

  • Blocchi logici (es. non superare capienza o doppie prenotazioni).


3) Rendicontazione: ore, costi, evidenze (senza impazzire)

Qui si gioca la sostenibilità del finanziato. In molti programmi si richiedono timesheet/presenze, calcolo del costo orario e archiviazione dei giustificativi (con varianti regionali e per misura). Le linee guida indicano spesso criteri standard (es. tariffa oraria calcolata su 1.720 ore/anno per full‑time in talune opzioni semplificate) e pacchetti documentali tipici (timesheet, buste paga, quietanze, ecc.).
Per alcuni avvisi è espressamente richiesto il registro presenze e il riepilogo mensile delle ore firmato.

Cosa deve fare la piattaforma

  • Tracciare docenza e non‑docenza (tutor, segreteria, coordinamento, amministrazione): ore, ruoli, costi orari per ruolo o persona, con vincoli giornalieri/settimanali.

  • Inserimenti rapidi e ricorrenti (es. “tutti i giorni per 4 ore per 3 mesi”).

  • Report cross‑progetto e export pronti per la rendicontazione (per corso, persona, periodo).

  • Checklist documentale per bando/misura (cosa serve, chi firma, dove archiviare).


4) Anagrafiche “a prova di errore”

Niente più campi inutili o voci nascoste: creare form profilati per studenti/docenti/tutor, con sezioni e obbligatorietà su misura. Utile il controllo congruenza del Codice Fiscale per ridurre errori in inserimento (specie se aprite form online).

Cosa deve fare la piattaforma

  • Builder di form drag‑and‑drop con campi custom e regole di validazione (CF, email, date).

  • Profili diversi per chi inserisce (ruoli, reparti), così ognuno vede solo ciò che gli serve.


5) Pagamenti e amministrazione per l’autofinanziato

Quando il catalogo cresce, inseguire scadenze e rate è un lavoro a sé. La parola d’ordine è automatizzare piani rate, promemoria, riconciliazione e (se utile) addebiti ricorrenti. La fatturazione deve essere coerente con iscrizioni/contratti e gestire eventuali scontistiche o voucher.

Cosa deve fare la piattaforma

  • Piani di pagamento, reminder e cruscotto incassi.

  • Fatture collegate al contratto del corso e allo stato delle rate.

  • Export contabile e riconciliazione semplificata.


6) Dashboard e ruoli: ognuno vede (e fa) solo ciò che gli serve

Segreteria, didattica, amministrazione e direzione hanno obiettivi diversi. Una home personalizzabile con pulsanti rapidi e mini‑report per ruolo azzera i giri a vuoto; i permessi riducono il rumore (menù snelli, meno errori).

Cosa deve fare la piattaforma

  • Shortcut configurabili in home (azioni frequenti a un clic).

  • Widget (iscrizioni mese, ore erogate, incassi, avanzamento rendicontazione).

  • Ruoli/permessi granulari per reparto.


7) Migrazione e avviamento: lo “switch” senza stop

Per cambiare gestionale senza fermare i corsi, servono import strutturati (anagrafiche, iscritti, calendari/aule, impegni non‑docenza) e un Project Manager (PM) dedicato che coordini formazione, setup e possibili integrazioni e personalizzazioni in base ai flussi e alle procedure specifiche di ogni ente formativo.

Cosa deve fare la piattaforma/fornitore

  • Analisi e mappatura degli Excel/estrazioni di utilizzo corrente; import dei corsi già avviati per sincronizzare lo switch.

  • Formazione operativa a gruppi (amministrazione, didattica, rendicontazione).

  • Finestra di assisted go‑live con correzioni rapide “on the fly”.


8) Privacy & compliance: calma, è (anche) una questione di processo

Oltre alla tecnologia, servono processi: gestione dei ruoli, minimizzazione dei dati e registro dei trattamenti (art. 30 GDPR), nel rispetto dei principi dell’art. 5 (liceità, trasparenza, esattezza, limitazione della conservazione, integrità e riservatezza).

Cosa deve fare la piattaforma

  • Profilazione accessi, audit log, data retention configurabile, esportazione dati su richiesta.

  • Spazi documentali per evidenze di rendicontazione e firme dove richieste dal bando.


9) Esempi di scenari tipici (e come risolverli)

  • Nuovo corso IeFP: creare il corso senza contratto economico, caricare allievi da elenco, generare registri presenze, aprire tracciamento ore per tutor e coordinamento, predisporre export rendicontazione.

  • Percorso GOL: presidiare idoneità destinatari e output, tracciare ore e risultati, produrre reportistica in linea con la misura; mantenere coerenza documentale per controlli.

  • Catalogo autofinanziato: usare piani rate e reminder, con cruscotti su insoluti e fatture, mentre la didattica pianifica aule senza conflitti.


10) Mini‑checklist per scegliere il gestionale giusto

  • ✔️ Doppia logica corso (con/senza corrispettivo)

  • ✔️ Calendario per aula, conflitti e report Excel aule

  • ✔️ Rendicontazione: ore docenza/non‑docenza, costi orari, export e checklist documentali (timesheet, registri)

  • ✔️ Form anagrafici custom + validazioni (es. CF)

  • ✔️ Pagamenti (rate, reminder, fatture collegate)

  • ✔️ Dashboard per ruolo + permessi granulari

  • ✔️ Migrazione dagli Excel in uso e go‑live assistito

  • ✔️ GDPR: registro trattamenti, principi art. 5, audit log


Conclusione

La gestione mista finanziato/autofinanziato non è (più) un problema tecnico: è un progetto di processo. Con una piattaforma integrata che unisce pianificazione, pagamenti e rendicontazione, e con qualche report “a misura di Excel”, si può passare dalla rincorsa quotidiana al controllo proattivo di corsi, persone e budget.
Il risultato? Meno errori, tempi più corti, numeri affidabili quando servono (sul serio).