La riforma del regime IVA per le associazioni e la fatturazione elettronica
Disclaimer: questo articolo è stato scritto con il supporto dell’intelligenza artificiale. Qualsiasi informazione contenuta nell’articolo dovrà essere pertanto verificata e contestualizzata con un proprio consulente.
Iniziamo subito dicendo che la riforma del regime IVA per le associazioni era inizialmente prevista per il 1º gennaio 2025, ma è stata posticipata al 10 gennaio 2026 dal Decreto Milleproroghe approvato il 9 dicembre 2024.
In questo articolo cercheremo di spiegare a grandi linee cosa prevedere la riforma, chi è interessato e quali conseguenze può delineare in termini operativi e amministrativi.
Il rinvio al 2026 è probabilmente una buona notizia ma è opportuno muoversi per tempo per arrivare pronti e senza che questo porti particolari scombussolamenti per l’associazione.
L’adozione di un software dedicato alle associazioni potrà permettere di gestire in modo semplice la fatturazione elettronica ma anche, più in generale, gli altri adempimenti e i processi amministrativi come iscrizioni online, promemoria e pagamenti, ricevute telematiche e fatture, registri IVA e così via.
Cosa prevede la riforma?
Attualmente, molte associazioni (politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale, ecc.) beneficiano dell’esclusione dall’IVA per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate verso soci e tesserati, in linea con le loro finalità istituzionali. Ciò significa che tali operazioni non sono rilevanti ai fini IVA e non richiedono adempimenti come l’emissione di fatture o la registrazione delle operazioni.
La riforma prevede il passaggio da un regime di “esclusione” a uno di “esenzione” IVA. Con l’esenzione, le operazioni diventano rilevanti ai fini IVA, pur non essendo soggette al pagamento dell’imposta. Tuttavia, ciò comporta nuovi obblighi per le associazioni, tra cui:
- Apertura della partita IVA: molte associazioni dovranno dotarsi di una partita IVA, anche se le loro operazioni sono esenti.
- Obblighi contabili e amministrativi: sarà necessario emettere documenti fiscali (come fatture o ricevute fiscali), registrare le operazioni esenti e presentare dichiarazioni IVA, aumentando gli adempimenti burocratici.
- Impossibilità di detrarre l’IVA sugli acquisti: le operazioni esenti non permettono la detrazione dell’IVA pagata sugli acquisti, aumentando i costi operativi.
Perché il rinvio al 2026?
Il rinvio al 10 gennaio 2026 offre alle associazioni più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni, considerando le difficoltà operative e organizzative che il cambiamento comporta, specialmente per le realtà con risorse limitate. Inoltre, permette al legislatore di valutare eventuali semplificazioni o correttivi per facilitare la transizione. Possiamo considerare pertanto il rinvio una notizia positiva, anche se, a dire il vero, l’infrazione dell’unione europea all’Italia relativamente alle associazioni risale al 2010, quindi non è da ieri che se ne parla. Ed in ogni caso, resta una buona notizia a patto che nel frattempo la singola associazione inizi ad organizzarsi, adottando un sistema software che gli consente di gestire in modo agile la fatturazione elettronica e la trasmissione al sistema di interscambio dell’agenzia delle entrate ma anche di gestire, più in generale, gli altri adempimenti e i flussi amministrativi (iscrizioni, pagamenti, fatture o ricevute, registri iva, etc.)
Come prepararsi al cambiamento?
Le associazioni dovrebbero utilizzare questo periodo per:
- Analizzare le proprie attività: identificare quali operazioni saranno soggette al nuovo regime di esenzione IVA.
- Adeguare la struttura amministrativa: prepararsi agli obblighi contabili e fiscali previsti, eventualmente formando il personale o ricorrendo a consulenze specializzate.
- Valutare l’adozione di un programma di gestione: che sia utile per gli adempimenti richiesti dalla normativa ma anche (e soprattutto) per la gestione operativa, organizzativa e amministrativa dell’associazione e delle attività.
In sintesi, la riforma mira ad allineare la normativa italiana alle direttive europee, garantendo maggiore coerenza e uniformità nel trattamento fiscale delle associazioni. Il rinvio al 2026 rappresenta un’opportunità per prepararsi adeguatamente ai cambiamenti e minimizzare l’impatto operativo e finanziario sulle organizzazioni interessate.
Fatturazione elettronica e ricevuta fiscale tramite stampante telematica
Dal 2026 l’associazione dovrà quindi essere in grado di generare e trasmettere il documento fiscale della prestazione o della cessione di beni.
Da un punto di vista strettamente normativo, si può dire che:
- per le operazioni che richiedono l’emissione di fattura (es. prestazioni di servizi o cessioni di beni non occasionali), sarà obbligatoria la fatturazione elettronica, da inviare al Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate.
- se l’associazione effettua operazioni non soggette all’obbligo di fattura (es. vendite occasionali o operazioni rivolte ai consumatori finali), potrà emettere ricevute fiscali utilizzando un registratore telematico, che invierà i dati dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate.
Facciamo un esempio pratico
Supponiamo che l’ente sia un’associazione culturale o di promozione sociale che gestisce una scuola di musica con rette mensili per i corsi ma che effettua anche attività diverse, come gestione eventi, service e altro.
Di certo, l’associazione si troverebbe costretta ad emettere e trasmettere la fattura elettronica per le altre attività, che solitamente coinvolgono clienti come aziende, altri enti e cooperative, la pubblica amministrazione; tutte organizzazioni con partita iva alle quali quindi è necessario emettere fattura.
Non solo, anche i privati potrebbero preferire la fattura per scopi personali, come le detrazioni fiscali (es. spese per l’istruzione musicale dei figli).
E’ pur vero che l’associazione, per le attività relative ai corsi, quindi verso i propri soci (allievi e genitori) potrebbe operare tranquillamente con un registratore telematico, emettendo la ricevuta o scontrino elettronico; la scuola di musica può comunque scegliere di emettere una fattura, se lo preferisce.
Questo potrebbe essere utile per:
- Trasparenza amministrativa: Se l’associazione vuole mantenere un registro dettagliato delle entrate.
- Uniformità gestionale: Per utilizzare un solo sistema (fatturazione elettronica) invece di alternare tra fatture e scontrini/ricevute.
- Costi: l’acquisto di un registratore telematico può essere abbastanza oneroso, con l’esborso di un importo che può essere simile a quello di alcuni anni di gestione delle fatture elettroniche.
Perché dotarsi di un software come ScuolaSemplice per gestire le attività e l’amministrazione dell’associazione: la fattura è solo l’ultimo anello della catena.
Nel mercato esistono tanti servizi di fatturazione elettronica o gestionali generici, ma in questo modo l’associazione rischia di appesantire notevolmente i propri carichi amministrativi. Emettere manualmente centinaia di fatture all’anno oppure “battere” centinaia di scontrini elettronici non è la risposta.
Bensì, la risposta adeguata è quella di dotarsi di un software integrato, utile all’associazione a prescindere dagli adempimenti normativi, ma che tali adempimenti potrà assolvere in modo rapido e automatizzato.
ScuolaSemplice è, da anni, software di riferimento per centinaia di associazioni che gestiscono corsi di varia natura. Un programma che gestisce tutti gli aspetti della scuola-associazione, da quelli più prettamente organizzativi (calendari, aule, disponibilità, etc) a quelli amministrativi (contratti, pagamenti, scadenziari, ricevute e fatture) a quelli comunicativi, con un App mobile dedicata ai soci, ai docenti, ai genitori per tutte le comunicazioni e notifiche del caso.
Dovrebbe essere quella la base di partenza per evitare una risposta meramente passiva alla riforma, che produrrebbe solo ulteriori difficoltà all’associazione ed a tutto il suo staff.
Ed è con quella base di partenza che sarà a quel punto molto agevole gestire i singoli adempimenti della riforma.
ScuolaSemplice, infatti, dispone di moduli specifici per soddisfare i nuovi adempimenti della riforma del regime IVA delle associazioni:
Software per la fatturazione elettronica delle associazioni
Il modulo di fatturazione elettronica di ScuolaSemplice ti permette di inviare le fatture attive direttamente allo SdI e di ricevere automaticamente quelle passive. Grazie alla partnership con il Gruppo Servizi CGN, l’interconnessione con lo SdI è sicura e immediata.
Come funziona:
Con un solo click, le tue fatture in formato elettronico (XML ministeriale) vengono trasmesse allo SdI. La fattura passa automaticamente allo stato “inviato” e si aggiorna a “completato” una volta confermata la conformità dallo SdI. Puoi inviare fatture in massa o persino automatizzare l’intero processo senza bisogno di intervento manuale. Il pannello di gestione offre anche funzionalità avanzate per gestire note di credito, autofatture e fatture relative a singoli incassi o ordini di vendita/iscrizione, in modo semplice e veloce.
Perché utilizzarlo:
- Gestione centralizzata: controlla l’intero ciclo di fatturazione in un solo sistema, senza dover trasferire manualmente i dati su piattaforme esterne.
- Automazione completa: genera fatture con un semplice click o automatizza l’intero processo. Il sistema utilizza automaticamente i dati del cliente e i dettagli dei corsi o prodotti acquistati, eliminando ogni intervento manuale.
Qualche domanda?
Come faccio a sapere se c’è stata qualche incongruenza o errore nell’invio?
Il pannello delle fatture dà chiara indicazione dello stato stesso delle fatture, che potranno essere in stato “da inviare” o “inviate” e successivamente “conformi” oppure “non conformi”. In quest’ultimo caso, il sistema le segnalerà in modo evidente e indicherà la motivazione specifica della non conformità.
È possibile inviare fatture alla PA?
Certamente, il sistema gestisce correttamente tutti i destinatari delle fatture, aziende, persone fisiche e pubblica amministrazione.
Se devo fare una fattura che non si riferisce a corsi o attività didattiche in genere?
Il sistema dispone di un albo clienti/fornitori standard; sarà quindi sempre possibile creare fatture manualmente, richiamando un qualsiasi cliente e indicando un qualsiasi bene o servizio.
È possibile avere più sezionali?
Sì, i sezionali sono disponibili e possono essere attivati in base alle esigenze dell’istituto.
Come posso inviare le fatture al commercialista?
Posto che il commercialista potrebbe prelevare agevolmente le fatture direttamente dal cassetto fiscale, il sistema consente sia di scaricare massivamente le fatture per inviarle al commercialista che le ricaricherà rapidamente sul proprio software, oppure si può anche creare un account a sistema dedicato al commercialista così che sia autonomo nello scaricamento.
Software per lo scontrino elettronico / ricevute fiscali per le associazioni
Oltre alla fatturazione elettronica, ScuolaSemplice è collegato anche ad un registratore di cassa telematico, al fine di stampare gli scontrini elettronici. Il collegamento permette di stampare gli scontrini semplicemente cliccando il relativo pulsante a sistema, senza dover per forza battere a mano lo scontrino tramite il tastierino della stampante telematica.
Inoltre, la ricevuta elettronica potrà essere inviata via mail direttamente al cliente.
La stampante telematica penserà poi ad inviare i corrispettivi all’agenzia delle entrate a chiusura di giornata.
Software Gestione ETS
Nel caso in cui l’associazione sia un ETS iscritta al RUNTS, oltre della normativa IVA, si dovrà tener conto anche degli altri adempimenti, come tenere un libro soci aggiornato, documentare le assemblee e le decisioni del consiglio direttivo, e rispettare gli obiettivi statutari.
ScuolaSemplice permette di gestire anche questi aspetti, come unico sistema integrato: dalla gestione del libro soci al tracciamento delle quote associative, dalla registrazione delle entrate e uscite con categorie predefinite alla creazione di un rendiconto per cassa secondo il modello ministeriale, e ancora la gestione delle assemblee, dei verbali e l’archiviazione digitale dei documenti.
In definitiva, le nuove normative e regolamenti che interessano le associazioni possono sembrare ed essere un ulteriore fardello da gestire, ma allo stesso tempo possono essere l’occasione per dotare l’associazione di un moderno software integrato che consente una gestione completa dell’associazione, da tutti i punti di vista.